10 giorni - 10 paesi. 8a tappa: Repubblica di Moldova

La Repubblica di Moldova - un Paese in bilico tra il suo passato sovietico e un possibile futuro nell'Unione Europea, che ha guadagnato l'attenzione della politica internazionale con il conflitto in Transnistria e che ha un significato particolare nel conflitto in Ucraina.

Entrando nella Repubblica di Moldova, usciamo ancora una volta dall'Unione Europea. Quando l'Ucraina ha chiesto l'adesione all'UE a seguito della guerra di aggressione russa, la Repubblica di Moldova l'ha seguita poco dopo. Dal 23 giugno 2022, il Paese ha ottenuto ufficialmente lo status di candidato. Attualmente, 2,6 milioni di moldavi vivono nel Paese più povero d'Europa e più di mezzo milione di ucraini hanno attraversato il confine con la Moldavia negli ultimi mesi, in fuga dalla guerra. Molti hanno soggiornato qui.

La regione dell'Europa orientale ha avuto una storia turbolenta, in cui è stata ripetutamente la pedina degli interessi di varie grandi potenze. Dal 1940 al 1991 ha fatto parte dell'Unione Sovietica e nel 1991 la Moldavia ha dichiarato ufficialmente la propria indipendenza. Il timore che la Russia rivendichi la regione è diventato più che mai presente con l'invasione dell'Ucraina. Si sono riaccesi i conflitti tra forze filo-russe e filo-europee.

Attraversiamo la campagna attraverso piccoli villaggi e deserti agricoli duramente colpiti dal caldo da Iaşi verso Chişinău. I campi di girasoli, apparentemente infiniti, sono appassiti. I villaggi sembrano quasi deserti, a parte i venditori di meloni sul ciglio della strada. È molto diverso a Chişinău, dove la vita pulsa con quasi 700.000 abitanti. La città stessa, tuttavia, sembra sempre un po' fuori dal tempo, soprattutto a causa degli onnipresenti condomini.

Testo: Tobias Schwessinger

Foto: Christian Faludi