La città di Jena respinge con fermezza le dichiarazioni di "Jena per la Palestina".
La città di Jena ha risposto all'intervista del gruppo "Jena for Palestine" recentemente pubblicata dai media locali e ha chiarito di non condividere le loro interpretazioni e i loro messaggi politici. L'evento di agosto, annunciato dal gruppo come una "serata culturale" allo StadtLab di Jena, ha dimostrato nella percezione pubblica che non si poteva escludere una commistione tra lavoro culturale e agitazione politica. Inoltre, l'evento era già stato condiviso su siti di social media antisemiti nel periodo precedente all'evento, senza che fosse stato stipulato un accordo con gli utenti dello StadtLab.
Il sindaco Thomas Nitzsche spiega che:
"È importante tracciare una chiara linea di demarcazione: Gli eventi culturali sono benvenuti a Jena, ma non se vengono inseriti nel contesto di azioni politiche che potrebbero trasmettere accuse unilaterali di colpevolezza o servire narrazioni antisemite. Come città, abbiamo il dovere di proteggere i nostri spazi e di mantenerli liberi per un vero lavoro culturale ed educativo".
La decisione di non autorizzare l'evento insieme all'agenzia di sviluppo economico è stata corretta e necessaria dal punto di vista della città di Jena. A causa di una manifestazione pro-palestinese registrata nello stesso periodo nel centro della città, a sua volta annullata subito dopo l'annullamento dell'evento del gruppo Jena for Palestine, l'amministrazione comunale ha monitorato attentamente le successive comunicazioni e le ulteriori azioni del gruppo.
Il sindaco e responsabile della sicurezza Benjamin Koppe sottolinea che:
"Quando la pubblicità viene fatta attraverso canali antisemiti, è ovvio che non si tratta solo di cultura o comunità. Per noi è inaccettabile che i formati culturali vengano usati come copertura per agitazioni politiche con messaggi problematici. A Jena non c'è posto per la diffusione di contenuti che alimentano stereotipi antisemiti o servono tendenze estremiste".
La città di Jena si sta quindi chiaramente schierando contro ogni forma di antisemitismo e di strumentalizzazione a sfondo estremista. L'obiettivo è proteggere gli spazi urbani e allo stesso tempo promuovere una coesistenza rispettosa. Inoltre, la città di Jena sottolinea che continuerà a fornire spazi per la cultura, il dialogo e l'incontro - ma non per eventi che sono chiaramente strettamente legati ad azioni politiche che potrebbero promuovere idee estremiste o antisemite.